logo ordine1Carissimi colleghi,

eccomi qui, all’inizio del mandato, a fare il mio primo saluto da Presidente dell’Ordine!

Le ultime elezioni hanno registrato un’inaspettata vicinanza e un rinnovato interesse nei confronti di questa istituzione, che rivendica da sempre il proprio ruolo nel garantire dignità professionale a tutti i suoi iscritti. Mi fa piacere sottolineare che il nostro è uno dei sei ordini sul territorio nazionale con una donna presidente e ben quattro colleghe in Consiglio. Rimane purtroppo ancora alta l’età media dei componenti di tutti gli Ordini appena rinnovati: speriamo che in futuro i giovani siano maggiormente rappresentati, per un fisiologico, necessario passaggio di consegne e di competenze.

Considero la mia nomina il coronamento di un’attività svolta per trentacinque anni a servizio della Cardiologia molisana, ma soprattutto un riconoscimento di stima e affetto da parte vostra, che spero di non deludere. Ribadisco l’intento di limitare ragionevolmente la mia permanenza in Consiglio, per dare la possibilità ad altri di esprimere nuove idee, nuovi progetti, nuove visioni del mondo.

Dopo la fase di insediamento del nuovo Consiglio e la riorganizzazione del sistema informatico, abbiamo rinnovato il sito internet, consapevoli che una buona comunicazione è fondamentale: con  notizie sempre aggiornate sui servizi erogabili, sugli eventi formativi e sull’attività delle Commissioni di lavoro, esso risulterà maggiormente fruibile ed interattivo per iscritti e cittadini, che potranno inoltrare istanze, suggerimenti e anche critiche, nonché richieste per l’attività sociale e ludica, da riprendere a breve. Tutto ciò nell’obiettivo di rendere la nostra una istituzione più snella, soprattutto più vicina ai suoi iscritti.

Il bollettino conserverà al momento la sua impostazione, gradevole e per molti versi condivisibile, e darà spazio a tutti i colleghi che vogliano pubblicare; anche se non è una voce scientificamente autorevole (altre sono le riviste deputate a tale scopo), esso dovrà garantire la qualità delle  pubblicazioni. Abbiamo discusso in Consiglio sulla sua forma cartacea tradizionale, ritenuta ancora adatta alla maggioranza degli iscritti per veicolare i messaggi associativi e i resoconti dell’attività formativa; tuttavia, nell’ottica di una politica ecologica, vi chiediamo di comunicare l’eventuale opzione personale per la sola versione informatica, con possibilità di recedere in qualunque momento dalla decisione presa.

L’attività di formazione e aggiornamento professionale proseguirà nel primo semestre dell’anno secondo un calendario già stabilito; in futuro sarà la Commissione appositamente istituita a organizzare eventi, garantendo i crediti formativi, dopo aver risolto le criticità riscontrate da tempo a livello regionale.

Veniamo ora a quello che considero il più difficile compito del Consiglio, ma il più impellente, la partecipazione attiva alle problematiche socio-sanitarie della Regione, a tutela della salute del cittadino e della qualità dell’atto medico. La realtà sanitaria molisana è sempre più critica: in otto anni i Commissari avvicendatisi non hanno prodotto un solo PSR adeguato alle esigenze del territorio; per il grave disavanzo economico sottostiamo, unici in Italia, al piano di rientro, con drastiche misure e tagli ai servizi, blocco del turnover, tasse regionali elevate e prossimo ulteriore commissariamento.  La lunghezza delle liste d’attesa è inaccettabile per un’ utenza così esigua, frutto del mancato controllo dell’appropriatezza, operato ad arte per il guadagno di pochi. Non disponiamo ancora di reti dell’emergenza, né di strumenti di integrazione ospedale-territorio, previsti per legge ed attuati in altre realtà italiane. I medici vengono vessati per il contenimento della spesa farmaceutica, che incide poco sul bilancio sanitario, ma è l’unica controllabile dall’Azienda, diversamente da quella per consulenze e acquisti, non controllabile purtroppo da parte di chi paga. I cittadini, sempre mal informati sui loro diritti, vengono strumentalizzati per mantenere l’attuale stato delle cose. Mancata programmazione, mancato controllo, appalti poco trasparenti, scelte politiche clientelari sono da sempre il cancro della nostra Regione; a ciò si aggiunge una macchina burocratica ed amministrativa sovrabbondante, poco competente, che perpetua errori contabili, ancor oggi sanzionati nei verbali del Tavolo Tecnico interministeriale.

Ma accanto c’è una classe medica propositiva e laboriosa, a cui bisogna dar voce, un esercito di oltre 1500 iscritti, cui spetta di diritto un ruolo attivo nella riorganizzazione dei servizi, perché da sempre conosce la realtà dei fatti, le esigenze dei cittadini e le criticità del sistema, mentre politici e amministratori si avvicendano e si dibattono in una realtà ingarbugliata, per loro oscura. L’Ordine si impegnerà perché questo ruolo venga riconosciuto.

La salute è un diritto costituzionale e pertanto la spesa sanitaria non può essere sottoposta a tagli lineari, che risulterebbero irrazionali e dannosi senza la preventiva analisi delle necessità dell’utenza; l’unica Sanità da tagliare è quella che sperpera e non cura, che obbedisce ai potentati economici e alle clientele, che si arricchisce con appalti e servizi!

Basterebbe poco per cogliere un segnale positivo di inversione di rotta, senza aggravio di spesa: partire dalle proposte semplici degli operatori, dai percorsi integrati tra ospedale e territorio, dalla continuità assistenziale, dal controllo dell’appropriatezza, per impedire il collasso dell’intero sistema!

L’Ordine dovrà interloquire assiduamente con le Istituzioni e con la Dirigenza dell’ASREM perché le proposte si trasformino in fatti e concrete possibilità di cambiamento. Vi terremo informati dei possibili riscontri e sviluppi, aspettando da voi suggerimenti e proposte di strategie percorribili.

Anche a nome dei Consiglieri eletti, invio a Voi tutti ringraziamenti e  auguri di buon lavoro.

 

 

Campobasso, 14 febbraio 2015                                                                           Carolina De Vincenzo

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