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Data / Ora
07/10/2017
08:30 - 15:30
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Luogo
Hotel San Giorgio

Categoria

Crediti ECM
6


Programma

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IL MOTIVO E GLI INTENTI DELL’EVENTO

Nel corso degli anni l’attenzione al problema del dolore è stata sempre maggiore, si è registrata una maggiore disponibilità di linee guida (OMS, ESMO, SIAARTI), nonché di farmaci per il controllo del dolore e di provvedimenti normativi atti a promuovere l’impiego di analgesici oppiacei nella terapia del dolore. Nonostante queste iniziative, una frazione consistente di pazienti continua ad avere dolore. Ciò può essere in parte giustificato 1) dalla complessità del fenomeno: il dolore è legato a fattori di natura fisiopatologica, ma anche ad aspetti psicologici e al contesto sociale. 2)dall’ l’eterogeneità della popolazione: la popolazione con dolore è estremamente variabile sia dal punto di vista epidemiologico che clinico (pazienti oncologici, con patologie cronico-degenerative, sottoposti ad intervento chirurgico, ecc…). 3) dal sottoutilizzo delle terapie analgesiche: nonostante il consumo di morfina e più in generale di oppioidi sia considerato un indicatore di qualità del controllo del dolore, alcuni studi europei, ed anche i dati dell’Osservatorio Italiano (OsMed) degli ultimi anni, mostrano che in molti Paesi, tra cui l’Italia, il loro utilizzo sebbene aumentato, è ancora inadeguato rispetto alle reali esigenze terapeutiche dei pazienti. Tutto questo può essere ricondotto ad una cultura che considera il dolore non come una condizione clinica su cui concentrare un’attenzione prioritaria, ma come situazione sintomatica, secondaria rispetto alla patologia di base. Diventa quindi necessario cambiare l’approccio degli operatori sanitari e dei pazienti nei confronti del dolore  promuovendo una stretta collaborazione-comunicazione tra tutte le figure sanitarie coinvolte nel problema.

Questo Evento ECM  “La corretta gestione del paziente con dolore, tra Medico di Medicina generale e Specialisti” da una parte vuole fare il punto sulle nuove acquisizioni in tema di classificazione, diagnosi e terapia, dall’altro vuole promuove una sempre più fattiva collaborazione tra medici del territorio,  figure specialistiche e centri di riferimento con l’ eventuale individuazione  di protocolli condivisi di operatività.