Egregi Colleghi,

il 2020 ci ha appena lasciato e affido a poche parole il mio messaggio augurale per il prossimo anno.

Naturalmente sappiamo tutti che le lancette dell’orologio non possono, come per incanto, determinare un cambiamento delle cose pregresse. Non si può resettare un anno orribile ed aprirne uno nuovo privo dei problemi che ci affliggono.  

È lecito però nutrire delle speranze, attendersi dei miglioramenti che mitighino l’avversa fortuna che stiamo attraversando. E se ciò avverrà sarà grazie all’ “Azione Umana” alla sua ricerca delle soluzioni e al pensiero e metodo scientifico che in tempi prima inimmaginabili ha realizzato un antidoto contro il nemico virus.

In questo anno passato la privazione prolungata della affettività mediterranea aggravata dal dubbio, dalla diffidenza e dal distanziamento ci ha fatto apprezzare il valore della normalità.

È stato inoltre rivalutato il senso ippocratico del ruolo medico, l’abnegazione al servizio senza condizioni e questo è stato compreso ed apprezzato dalla popolazione rinsaldando quel tanto corroso rapporto medico paziente. Ma è stato molto duro dare un equilibrio ai sentimenti di timore per la salute nostra e dei nostri cari e la responsabilità di dare comunque una risposta alle domande di cura dei nostri Pazienti.

 Senza sostanziali aiuti o specifiche attenzioni da parte del Governo ci siamo rimboccati le maniche aggiustando ancor più le maglie della sicurezza dei nostri studi e fornendo quella sensazione di tranquillità operativa che ci ha consentito di andare avanti seppur in un contesto socio economico devastato dalla Pandemia, e non solo da essa.

L’augurio dunque è di continuare a condurre le nostre attività con la medesima forza e determinazione, nella convinzione che l’istituzione ordinistica è assolutamente vicina alla professione nel farsi carico delle responsabilità del ruolo e nel rispetto di tutte le variegate esigenze espresse dagli iscritti.                                                            

L’impegno di rappresentanza odontoiatrica all’interno del Consiglio Direttivo, oltre ad essere stata apprezzata, ha contribuito sostanzialmente, con piena adesione e proposizione, anche all’ultimo tra i tanti progetti messi in campo nel mandato triennale.

 Si è dato sempre appoggio infatti al credo consiliare di procedere a elezioni telematiche, non solo per ragioni di cautela rispetto al rischio di propagazione infettiva imposto dagli eventi subiti, ma soprattutto per la convinzione che il voto debba democraticamente raggiungere l’iscritto e non viceversa.

Allorquando però si sono dovute fronteggiare mille difficoltà esecutive dovute al disconoscimento da parte della Federazione dei regolamenti operativi proposti e reiterati perché, sempre a parere della stessa, non esiste oggi una piattaforma con le caratteristiche di sicurezza adeguate, la convinzione si è trasformata in “Mission”.

Perché mai gli indirizzi della” Lorenzin, con un promesso cambio epocale dovrebbero essere disattesi per carenza tecnologica?

Caparbiamente si è perseguito lo scopo, insieme ad una decina di Ordini provinciali, rintuzzando con competenza e determinazione ogni ostacolo frapposto da un sistema dichiaratamente non incline al cambiamento.

 E finalmente la Federazione ha metabolizzato l’esigenza e si è attivata operativamente per consentire il voto a distanza.

 Il Consiglio tutto, prorogato di tre mesi nella sua legittima operatività, ha dunque trovato soddisfazione al lavoro fatto, orgogliosamente nell’interesse della comunità che rappresenta, superando complessità e a volte mortificazioni e riuscendo a imprimere una accelerazione al processo di rinnovamento democratico.

Per esprimere il voto sarà sicuramente necessario dotarsi della Carta d’Identità Elettronica o dello SPID  che comunque sono oggi richiesti obbligatoriamente per relazionarsi con la Pubblica Amministrazione. Su questo aspetto la Federazione ha promesso facilitazioni agli iscritti.

Ancora Auguri da estendere a chi Vi è affettivamente vicino e la speranza di un nuovo anno che ci riservi innanzitutto una ritrovata serenità e conseguentemente la possibilità di poterci rivedere in presenza nelle tante iniziative che per causa di forza maggiore sono state rimandate.

Il Presidente Cao

Domenico Coloccia

Messaggio augurale

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