Alla Direzione Aziendale Asrem
Alla Referente Aziendale Liste di Attesa
Agli Specialisti Ambulatoriali Sumai
All’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Campobasso
All’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Isernia
Oggetto: Comunicazioni Sumai su: organizzazione e funzionamento delle attività ambulatoriali e gestione di prenotazione. Disposizioni (protocollo interno Asrem 23598 del 1/3/2022) e Ricetta dematerializzata di medicina specialistica ambulatoriale: segnalazione inadempienze (protocollo interno Asrem 23598 del 1/3/2022)
Le disposizioni in oggetto emanate dalla Asrem rimarcano divieti e obblighi espressi con un lessico perentorio e autoritario che mal si addice alle comunicazioni con una categoria di Medici che, insieme alle altre omologhe, rappresenta la base fondante della Sanità nazionale, della risposta alle richieste di soccorso della popolazione e le fondamenta forti e profonde su cui si appoggia tutta la soprastante struttura amministrativo dirigenziale.
Oltre ai toni,che potrebbero essere derubricati a veloce trasmissione di disposizioni ministeriali o applicazione di norme in essere ovvero frutto di sintesi rapida ed efficacistica, va ricordato ,ove occorra , che lo Specialista Ambulatoriale opera in un ambito che se pur “presenta vari punti di connessione con la dipendenza del settore pubblico contrattualizzato,se ne discosta,in particolare,per l’evidente assenza del vincolo della subordinazione”(SISAC).E ancora <<i rapporti di lavoro,pur se costituiti in vista dello scopo di soddisfare le finalità istituzionali del SSN, corrispondono a rapporti libero-professionali che si svolgono di norma su un piano di parità,non esercitando l’Ente Pubblico nei confronti del medico convenzionato alcun potere autoritativo,all’infuori di quello di sorveglianza ,nè potendo incidere unilateralmente,limitandole o degradandole ad interessi legittimi sulle posizioni di diritto soggettivo>>(Corte di Cassazione,sez.lav. sentenza 6294 del 5 marzo 2020).
Tanto si premette per ritrovare Il Rispetto come valore fondamentale, dovuto alla Professione ancor più che alle rappresentanze sindacali, e per diradare le nebulosità che avvolgono i rapporti che l’Azienda intrattiene con questo sindacato di categoria non rispondendo alle nostre istanze e alle nostre opinioni,convocando i tavoli ad ore complicate e gestendo gli stessi in maniera “unilaterale”..
Non è cosa buona e giusta che i Regolamenti Aziendali e il PRGLA(pur avendo come soprastante il PNGLA)possano essere congegnati, deliberati ed approvati senza la compartecipazione dei lavoratori chiamati a rispondere in prima linea alle pressioni della popolazione assistita. Le sacrosante esigenze dei gestori dei Cup che periodicamente si susseguono vanno compenetrate con le inascoltate esigenze degli Specialisti affinchè ogni giorno non si trasformi in un affannosa ricerca delle soluzioni come ben segnalato nella nota espressa dai Distretti il 14/2/2022 sulle prenotazioni delle visite specialistiche che si allega in memoria.
C’è bisogno di benessere lavorativo, di concordia, di sentirsi dalla stessa parte anche per evitare le fughe dei professionisti verso altre sedi . E questo passa anche attraverso piccole attenzioni “laterali” come ad esempio mettere a disposizione qualche posto nei parcheggi aziendali per i Colleghi che vengono da fuori città o ancor più da fuori regione.
Tornando nello specifico alle Disposizioni:
3.5 art.16 :“sono vietate le liste chiuse(agende autogestite)”
Per la collimazione degli obiettivi è necessario un approccio graduale che richiede tempo da aggiungere ai carichi di lavoro già presenti. Sarebbe una soluzione quella di calcolare un tempo x giornaliero imprenotabile da dedicare ai recuperi o agli imprevisti;
3.6 art.17 :“i Responsabili dei Distretti sono tenuti a garantire i servizi indipendentemente dall’autorizzazione dei congedi ordinari,nonché dalla partecipazione a convegni o congressi da parte del personale sanitario,e a verificare la presenza di prenotazioni nel periodo di interesse prima ancora di autorizzare congedi e permessi e eventualmente redigere la richiesta di sospensione delle prenotazioni per i periodi necessari”
Esistono branche in cui assentarsi dal servizio per qualsiasi motivo è impossibile posta la proiezione nel tempo delle prenotazioni e la penuria/assenza di sostituti;
3.7 art 18:” i Medici Specialisti sono tenuti a presentare per tempo il piano di utilizzo delle ferie estive relative all’anno in corso. Eventuali richieste di rimodulazione dell’offerta dell’attività ambulatoriale,ricollegabile al “piano di utilizzo delle ferie relative all’anno in corso” dovranno essere presentate alla Struttura Centrale Cup con il parere favorevole del Responsabile del Distretto improrogabilmente entro il 31 marzo per tutto l’anno in corso”
Pur comprendendo la necessità di programmazione ciò non è in armonia con il punto 2 dell’art.33 dell’ACN;
3.10 art.21 punto h:”in caso di imprevista ed improvvisa assenza del professionista : se trattasi di specialisti ambulatoriali territoriali il Direttore del Distretto per il tramite della Struttura deputata provvede o alla sostituzione o alla riprenotazione degli appuntamenti;”
Quali sono i criteri della riprenotazione per le Specialità con lunga lista di attesa?La soluzione potrebbe essere quella di chiedere allo Specialista di recuperare le prestazioni inevase (e soprattutto smaltire le liste d’attesa)attraverso l’attivazione dello straordinario.
“Ricetta dematerializzata di medicina specialistica ambulatoriale:segnalazione inadempienze”
Rivolgendomi questa volta agli Specialisti iscritti Sumai voglio ricordare che quanto indicato dalla Direzione aziendale è prescritto e definito dall’ACN al punto 11 dell’Art.24(compiti e funzioni dello Specialista Ambulatoriale) e ,pur prolungando il tempo di presa in carico del Paziente, è loro dovere ottemperare e limitare al massimo l’uso del ricettario cartaceo. Lamentazioni varie come tempi ristretti e mancanza di personale di supporto attengono ad altri capitoli di confronto con l’Azienda. Infatti la prescrizione di farmaci ,esami e prestazioni sono atto medico direttamente riconducibile al professionista e non delegabile.
La costante carenza di personale infermieristico ,la rotazione dello stesso con nefaste conseguenze sulla qualità delle prestazioni,la presenza di arredi vetusti e, laddove presenti, strumenti digitali superati o esausti,la carenza di presidi e procedure per le emergenze ambulatoriali, rappresentano altri seri argomenti su cui ambiremmo confrontarci sperando che , almeno per i beni materiali ricompresi nel PNRR , ci sarà una effettiva individuazione ed utilizzazione dei fondi europei al fine di rinnovare gli ambulatori distrettuali.
Cordiali saluti.
Campobasso 7 marzo 2022
Il Segretario Regionale
Dott. Domenico Coloccia
Condivido in pieno quanto espresso dal segretario Coloccia.
Un intervento/comunicazione che era assolutamente necessaria.
Il medico specialista ambulatoriale non è un dipendente ed il contratto ne prevede la distinzione prevedendone l’eventualità del passaggio alla dipendenza .
Quanti diritti e tutele distinguono i convenzionati dai dipendenti ?
Es. ai dipendenti l’orario aggiuntivo viene pagato 60 euro l’ora agli specialisti ambulatoriali che fanno lo stesso servizio in turno in ospedale non sono stati pagati affatto .
Perchè non pagano alla stessa stregua retributiva i medici specialisti ambulatoriali per abbattere le liste di attesa?
Sapete quanto sono pagati molti servizi ad un medico specialista per prestare servizi con contratti libero professionali ? Intorno ai 100 euro anche tramite agenzie interinali .
Questa forma di chiusura verso i sindacati medici da quando non ci sono più assessori alla sanità è diventata veramente intollerabile, un atteggiamento spocchioso e tirannico che il nostro segretario ha esposto in modo molto chiaro e condivisibile.