Importante pronuncia del Tribunale di Campobasso che ha riconosciuto la legittimazione dell’Ordine professionale nel processo a carico del presunto colpevole.
Nella mattinata di ieri, lunedì 19 settembre 2022, si è celebrata presso il Tribunale penale di Campobasso, in composizione monocratica, la prima udienza del processo a carico di un abitante di Lucito a cui la Procura della Repubblica ha contestato, all’esito di approfondite indagini, i reati di lesioni personali e minacce aggravate commessi in danno di un medico durante il servizio di continuità assistenziale svolto all’interno del paese.
Il Giudice, prima di dichiarare aperto il dibattimento, ha ammesso la costituzione di parte civile dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Campobasso, difeso dagli Avv.ti Massimo Romano e Luca Di Carlo, riconoscendo la legittimazione anche dell’Ordine professionale quale persona offesa e danneggiata dai reati contestati all’imputato.
La decisione assume particolare rilievo per la categoria dei medici, soprattutto in un momento storico in cui sono purtroppo sempre più frequenti i casi di prevaricazioni, anche violente, ai danni degli operatori sanitari durante l’espletamento del servizio, con la conseguenza che la condotta illecita ascritta all’imputato costituisce un grave pregiudizio per l’intero Ordine e per gli interessi esponenziali da quest’ultimo tutelati, avendo concretamente inciso sul decoro e sulla dignità dell’intera categoria professionale.
OK
Purtroppo non l’unico episodio.
Ha fatto bene l’ordine a costituirsi perché i medici di continuità assistenziale vanno tutelati con ogni mezzo in quanto molti episodi probabilmente non vengono portati alla conoscenza pubblica e sottovalutati .
Esempio ,non è accettabile ed è veramente preoccupante il silenzio seguito all’episodio occorso a fine luglio 2022 per cui nessuno di quelli messi a conoscenza del fatto non abbiano parlato e abbiano denunciato pubblicamente che un medico si dimette dal il servizio di Continuità Assistenziale dopo un episodio che dimostra tutta la fragilità della tutela della sicurezza nella quale è costretto ad esercitare il servizio .
E’ evento grave e deve far riflettere che in Molise un medico intimidito da un atto così rabbioso e violento durante l’orario di servizio, si debba dimettere dal lavoro .
Si spera che anche la Asrem e le autorità politiche esprimano formalmente e pubblicamente la propria solidarietà e vicinanza a questo collega a questo medico che ,da poco diventato titolare, si dimette a causa dell’accaduto e provvedano a con mezzi idonei alla sicurezza di quella sede e anche una revisione di tutte le altre sedi di C.A. presidi di prossimità di tutti i comuni molisani, anche i più piccoli e sperduti.
Qualche giorno fa ,a fine LUGLIO ,un altro episodio ha visto coinvolto un medico di guardia in servizio presso il Distretto Sanitario di Base del basso Molise a cui sono state tagliate le gomme immobilizzandolo negli spostamenti .
È stata fatta regolare denuncia ai Carabinieri (il collega vuole rimanere anonimo ….. e come biasimarlo con questo stato di scarsa tutela della sicurezza percepita che la dice lunga sul clima di sfiducia che si respira).
Quello che è successo è gravissimo e non può passare in sordina un così grave episodio ,ANZI è SUCCESSO , che vede lasciati i colleghi in condizioni inermi nei confronti di questi eventi .
Non bisogna dimenticare che il medico di Continuità Assistenziale guardia medica è un esercente di pubblico servizio e/o funzioni di pubblico ufficiale.
Al collega va tutta la solidarietà per l’accaduto con l’augurio di riprendersi al più presto con la speranza che in futuro non viva mai più esperienze così inquietanti e soprattutto che venga fatta chiarezza sulle responsabilità dell’accaduto e ci sia la verifica di tutti i requisiti ,comprese le telecamere di sorveglianza, e le ragioni che hanno portato alle dimissioni dal servizio .
E’ inaccettabile che in Molise possa accadere che un medico rinunci al lavoro a seguito di episodio così vile.
Da anni che si ripete lo stesso mantra sulla sicurezza delle sedi di guardia medica e della tutela dei medici che vi lavorano soli e di notte , eppure poco o nulla succede anche se negli anni si sono succeduti vari episodi e nonostante fosse previsto dall’accordo collettivo integrativo della medicina generale ,guardia medica e 118 .
Le sedi di guardia medica dovrebbero essere messe in posizione sicura, non isolate e sorvegliate lavorando in comunione di intenti medici e ASREM specie a tutela delle colleghe altrimenti in futuro potrebbero verificarsi episodi ancor più gravi .
Risultato che il medico da pochissimo diventato titolare del servizio ha immediatamente presentato le sue dimissioni .
Già mancano i medici e non si riesce a coprire i turni ,come è successo questa estate per esempio a Campomarino e non solo a ferragosto ma anche altri giorni successivi, poi, quando si fanno i “concorsi” ,come in questo caso dopo più di tre lustri , vederli scappare subito a causa della scarsa sicurezza intesa in senso lato fa veramente male a tutti :CITTADINI,MEDICI e ASREM .
Per l’ennesima volta si richiede ,in applicazione delle normi finali dell’Accordo integrativo Regione Molise del 2007 che si mettano in sicurezza le sedi di G.M. prima che succeda il peggio e non facciamo i farisei che continuiamo a fingere di non capire perché in Molise più che altrove i medici non vogliono venire .
Cosa non meno importante :- PERCHE’ ANCORA NON VENGONO RIPAGATE TUTTE LE INDENNITA’ DELL’ACCORDO INTEGRATIVO REGIONALE PRECEDENTEMENTE SOSPESE NONOSTANTE ESSE SONO PERFETTAMENTE LEGITTIME VISTO CHE GLI L’A.I.R sono norme pattizie?