Il 10 gennaio presso la sala della costituzione, si è tenuto un convegno organizzato dal Centro Anti Violenza di Campobasso (BeFree) per raccontare un progetto che ha visto protagoniste le donne ospitate nella casa-rifugio del suddetto CAV, una casa segreta che dà rifugio e protezione a donne vittime di violenza e ai loro figli. Ma la semplice sopravvivenza basata sull’assistenza pubblica e privata non può bastare. Bisogna garantire loro autosufficienza, autonomia economica, empowerment attraverso il lavoro…Siamo in una piccola regione del centro-sud, la cui vocazione un tempo era l’agricoltura; ma ora tanti sono i terreni incolti, i campi abbandonati a causa dell’emigrazione e dello spopolamento delle campagne…
E all’improvviso ecco l’idea che si tramuta in progetto: dare la possibilità alle donne della casa rifugio di coltivare quelle terre abbandonate, di potare e curare quegli olivi contorti e inselvatichiti, dopo aver fatto un corso di formazione tenuto da un agronomo. Così nasce nelle terre del sacramento, rese famose da Francesco Iovine, l’ olio extravergine del progetto A.S.P.E.m- La terra delle donne, l’ acronimo che significa Agricoltura Sociale per la Promozione dell’ Empowerment di donne e famiglie monoparentali con minori. Sosteniamo il progetto acquistando l’olio.
kairoscoopsocialeonlus@gmail.com/ Via Firenze, 2/H 86039 Termoli tel. 328 3622726
Per esperienza diretta, la olivocoltura è molto faticosa, dico dal punto di vista dell’impegno fisico. Necessita inoltre di un minimo di attrezzature (svettatoi, reti di raccolta etc., volendo evitare macchine a motore il cui acquisto farebbe lievitare la spesa di parecchio). Si è pensato a sovvenzionare queste donne, future imprenditrici agricole?