La medicina di genere, le conquiste fatte, i percorsi ancora da compiere e soprattutto gli stereotipi che caratterizzano ancora oggi l’approccio medico saranno al centro di un convegno organizzato dall’OMCeO Campobasso e dall’Associazione Italiana Donne Medico per la mattinata del 29 ottobre a Campobasso nell’auditorium Giovannitti (ex-Gil) a partire dalle 8.30.

“Dalla società alla medicina, un viaggio attraverso gli stereotipi di genere” è il titolo dell’appuntamento che vedrà come ospiti relatori le dottoresse Rosa D’Amico, Serenella Civitelli, Silvana Capasso e Cecilia Politi, in un percorso formativo con crediti ECM.

“Il percorso verso una cultura più attenta al genere è lungo e richiede un cambiamento culturale
profondo nel quale i media possono diventare soggetti importanti – afferma la dottoressa Rosa D’Amico nell’introdurre l’evento – Per molti anni la comunicazione ha utilizzato un’immagine della donna che non ha aiutato il cambiamento. Questi aspetti sociali e culturali hanno avuto un tale
impatto in ambito sanitario, che l’OMS ha introdotto il genere tra i determinanti della salute, in termini di appropriatezza delle cure e di equità di accesso ai servizi (…). Per anni la medicina ha avuto come modello di riferimento il maschio giovane e la donna è sempre stata una sua declinazione, in una visone antropocentrica e maschilista (…). Parlare di una “prospettiva di genere” in medicina, quindi, non si riduce ad una mera perifrasi per indicare l’attenzione alla salute delle donne, ma significa considerare i contesti socio culturali all’interno dei quali la scienza medica agisce sia per gli uomini che per le donne”.

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