Il futuro della professione e dei professionisti in un’ottica di previdenza. Sul tavolo delle relazioni e del confronto, sabato mattina al San Giorgio di Campobasso, l’evento ECM organizzato dall’OMCeO con l’ENPAM ha fatto il focus su pensioni, progetti e welfare insieme ad un pubblico numeroso ed interessato.

Domenico Coloccia

E’ stata innanzitutto un’occasione preziosa per rivedersi – ha dichiarato Domenico Coloccia, presidente CAO e responsabile scientifico dell’evento – a causa della pandemia avevamo infatti sospeso gli incontri annuali in presenza anche sul tema importantissimo della previdenza. Il valore di questi incontri sta nell’esigenza di fornire ai nostri colleghi informazioni e strumenti sulle opportunità per il loro futuro oltre il lavoro”.

Per l’occasione erano 4 le postazioni ENPAM a disposizione degli iscritti; numerosi i medici che ne hanno fruito durante l’intera mattinata. Hanno preso parte al seminario Gianpiero Malagnino, vicepresidente Fondazione Enpam, e Ernesto del Sordo, direttore generale Fondo Sanità.  “Un ottimo lavoro da parte di tutti – ha concluso Coloccia – e, con l’augurio di una futura maggiore partecipazione dei giovani colleghi, anche l’invito all’ENPAM sulla riduzione delle aliquote contributive, viste le ottime condizioni di salute dell’Ente di previdenza”.

Federico Di Renzo

Relatore per il settore giovani Federico Di Renzo, resp. nazionale SNAMI Giovani, Formazione e Precari e segretario regionale SNAMI Molise. “Il futuro di noi giovani – ha detto Di Renzo – E’ legato soprattutto alle nuove tecnologie alle terapie digitali, all’intelligenza artificiale e alla telemedicina. ENPAM, nello specifico, ha messo a punto un progetto di empowerment formativo ed informativo: la piattaforma Tech to Doc, che ci permette di tenerci informati su qualsiasi aspetto vogliamo approfondire. Infatti il medico di domani per stare al passo con i tempi dovrà aumentare le proprie competenze per governare le nuove tecnologie e la digitalizzazione, che altrimenti rischiano di prendere il sopravvento assumendo percorsi autonomi, dannosi e imprevedibili”.

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