Il grave episodio di violenza a carico di un medico, nostro iscritto, avvenuto la scorsa settimana nella casa circondariale di Campobasso, ripropone, con frequenza crescente, il drammatico aspetto della sicurezza sui posti di lavoro e con essa l’incolumità dei camici bianchi.

Il 20 luglio al carcere delle Molinette di Torino, il 20 agosto a Secondigliano(NA), il 25 agosto in quello di Arghillà a Reggio Calabria, il 2 settembre al Due Palazzi di Padova e qualche giorno fa qui da noi si sono consumati episodi di aggressione a carico di Medici Penitenziari. E’ evidente che tali fatti rappresentano oramai evenienze troppo frequenti per poter essere definite episodiche, ma che possa addirittura succedere all’interno di strutture militarizzate, quali sono le carceri, lascia sgomenti.

Nell’esprimere al collega la più grande solidarietà dell’OMCeO di Campobasso, siamo qui a richiedere con forza agli enti coinvolti, ASReM e Ministero della Giustizia, la massima attenzione e l’applicazione di tutte le norme di sicurezza atte a garantire l’incolumità dei medici che prestano la loro opera a tutela della salute pubblica.

Il Presidente

Pino De Gregorio

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