L’epidemia da COVID-19 ha messo in luce le fragilità del SSN, depauperato da continui tagli che in meno di dieci anni ne hanno ridotto la spesa di ben trentasette miliardi di euro, determinando una scarsità di risorse umane e tecnologiche nei servizi ospedalieri, territoriali e di emergenza.

Come le SSLL ben sanno, per fronteggiare l’emergenza sono state adottate urgenti strategie nazionali per colmare i vuoti assistenziali, anche stipulando contratti semestrali a specializzandi e liberi professionisti; ciò ha permesso anche alla nostra Azienda Sanitaria Regionale di richiamare in Molise eccellenze operanti nel restante territorio nazionale e di impiegare nel SSR giovani professionisti.

Una riflessione sorge spontanea: la risposta così pronta di giovani medici, molti dei quali tornati nella terra d’origine, meriterebbe di non essere circostanziata all’emergenza, ma di costituire il punto di partenza per assicurare un futuro lavorativo ai medici laureandi in Molise e lo stimolo per organizzare un percorso regionale di formazione specialistica, in collaborazione tra UNIMOL, Regione e ASReM.

Nel 2019 la Regione Molise, anche sollecitata dall’OMCeO Campobasso, con la delibera 242 del 3/7/2019, successiva alla mozione del 19 marzo 2019, ha iniziato un percorso virtuoso finanziando le due prime borse regionali di formazione specialistica in Pneumologia e Pediatria.

Nel 2020, recuperando i fondi persi della borsa in Pneumologia, la Regione ha reinvestito il contratto già finanziato in una borsa aggiuntiva in Igiene.

In vista del prossimo concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione in Medicina (SSM), previsto per il 20 luglio p.v., la Commissione Giovani dell’OMCeO di Campobasso invita la Regione Molise, nella persona del suo Presidente, a rinnovare l’impegno degli ultimi 2 anni, finanziando borse di specializzazione aggiuntive.

Una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta sia agli ambiti specialistici con sede amministrativa propria, che UNIMOL ha recentemente aumentato con le scuole di specialità in Oftalmologia e Medicina dello Sport, oltre che in Igiene e medicina preventiva, Radiodiagnostica e in Patologia Clinica, sia per le specializzazioni di particolare interesse regionale. Ciò consentirebbe sin da subito un’immediata risoluzione delle annose carenze di organico del nostro SSR.

Chiediamo in conclusione alle SSLL un fondo stabile per le specializzazioni di area medica: una voce di spesa da finanziare e programmare annualmente al fine di poter prevenire le carenze strutturali e di organico che si verranno a creare nel nostro sistema sanitario.

Cogliamo l’occasione per evidenziare anche le carenze del territorio, in cui mancano medici per l’emergenza-urgenza, a tal punto da mettere in pericolo la continuità del servizio; in molte sedi, poi, in vista dei pensionamenti dei prossimi anni e per la crescente richiesta di salute e di servizi socio-sanitari territoriali, si prevedono carenze anche nell’assistenza primaria, nella continuità assistenziale e nella Medicina penitenziaria.

Sarebbe dunque opportuno investire ora anche nei contratti regionali di formazione specifica in Medicina Generale e, in senso lato, sul percorso formativo post lauream dei medici del territorio, colmando le carenze presenti e future ed assicurando assistenza di prossimità in ogni area, specie in quelle disagiate. a salvaguardia non solo del diritto alla formazione dei giovani medici, ma della Salute dell’intera collettività.

Restiamo a disposizione per un incontro programmatico e propositivo.

Il Referente Commissione Giovani OMCeO Campobasso

Dott. Federico Di Renzo

Lettera

Condividi