Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera su problematiche piu’ volte affrontate e mai risolte.

Al Commissario ad Acta

al Direttore Generale della Salute Regione Molise

al Direttore Generale ASReM, Direttore Sanitario Asrem, Direttore Amministrativo ASReM

al Presidente OMCeO della Provincia di Campobasso

 

Oggetto: criticità della continuità prescrittiva e delle certificazioni di malattia

Il sottoscritto Dott. Giuseppe Berardi, MMG ASReM, segnala gravi criticità relative alle prescrizioni specialistiche e alle certificazioni di malattia non eseguite dai colleghi Ospedalieri, dagli specialisti ambulatoriali e dalle strutture sanitarie accreditate.

Tali problematiche, diventate un ingravescente, concreto, gravoso  intralcio al lavoro del MMG, sono state più volte segnalate nell’ultimo decennio alla Dirigenza, senza mai trovare risposte.

L’obbligo prescrittivo è previsto dall’ACN e richiamato dalla Regione Molise nella determina della Direzione Generale della Salute N. 95 del 10/06/2015.

La mancata prescrizione di terapie, esami e certificati di malattia da parte di chi ha il dovere di espletarle lede un diritto del paziente.

L’inadempienza comporta non solo una violazione deontologica, ma anche contrattuale e penale, configurandosi il reato di omissione d’atti d’ufficio (art.328 CP), che non può essere ignorato dalla Dirigenza, come ben spiega l’art. 40 CP: “ non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico d’impedire, equivale a cagionarlo”.

Tale normativa è motivata dall’interesse pubblico di evitare la perdita di tempo e il disagio degli assistiti, con il gravoso andirivieni da ospedali e ambulatori specialistici agli studi dei MMG per ottenere le prescrizioni;  oltre a limitare l’ulteriore rischio d’infezione in corso di pandemia da COVID-19, risponde alla necessità dell’amministrazione pubblica d’identificare i diretti ordinatori di spesa per le prestazioni sanitarie ai fini della programmazione, per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, e ancor più,  per verificare l’appropriatezza degli interventi e stabilire se e dove sono necessari opportuni correttivi. Cosa mai attuata dalla Regione Molise, se non nei confronti dei MMG.

La pretesa di esuberanti prescrizioni, senza controllo dell’organo competente, da parte delle strutture private accreditate, non dotate di ricettario regionale, moltiplica il costo delle prestazioni, verso le quali il MMG, non specialista del ramo, spesso non può esimersi dal prescrivere.

La presente nota non vuol essere un mero atto di accusa nei confronti dei colleghi di altri ambiti lavorativi, consapevole dell’aggravio burocratico di tutta la categoria medica, penalizzata dalla mancata riorganizzazione del Sistema Sanitario Molisano, ma ha lo scopo di richiamare la Dirigenza a mettere in atto i correttivi a lei spettanti da decenni, mai attuati nonostante le molteplici segnalazioni, la cui inosservanza inevitabilmente produce: aumento della spesa, disservizio, violazione dei diritti del cittadino, oltre a essere deleteria per i rapporti interprofessionali tra sanitari.

E’ compito della Dirigenza Regionale e Aziendale dare dettagliata comunicazione di quanto rappresentato ai Direttori delle Unità Operative Ospedaliere, dei Distretti e delle Strutture private accreditate e attuare processi di controllo e verifica perché, come già detto, non impedire condotte scorrette, da parte di chi ha l’obbligo giuridico d’impedirle, equivale a cagionarle, con conseguenti responsabilità, anche penali.

Campobasso 27/02/20022

Dott. Giuseppe Berardi                                                                                              

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