Trapianto d’organi: il rischio vero per chi aspetta una speranza di vita non è l’operazione, ma la grave carenza di donatori. E’ il messaggio forte, fortissimo, lanciato ieri all’interno del workshop dell’ASREM promosso dall’ANED Abruzzo e Molise, dal Centro Regionale Trapianti (CRT) Abruzzo – Molise e dall’Aido, rappresentato dalla dottoressa Camilla Felice.

Informare, informare e ancora informare. E’ stato il refrain della mattinata ribadito subito dalla dottoressa Daniela Maccarone del CRT. Perché i trapianti diventino sempre di più una soluzione, una svolta per tante persone occorre che la gente sappia bene che cosa è un trapianto, quando è possibile diventare donatori e soprattutto come. Ecco perché innanzitutto la sensibilizzazione va portata avanti a tutti i livelli e in tutti gli enti, non solo in ambito medico circoscritto a chi se ne occupa. Va esteso a tutti i settori dell’ospedale, alle istituzioni che possono veicolare il messaggio.

Un momento formativo patrocinato dall’Ordine dei Medici di Campobasso che ribadisce l’impegno a lavorare attraverso l’informazione e la formazione sull’empowerment della categoria in materia di donazioni e trapianti.

La donazione non è soltanto strumento vitale ma è anche buona sanità. E purtroppo l’Italia dai dati non brilla: c’è un livello di opposizione enorme rispetto agli altri paesi europei. Con risultati d’eccellenza, invece, in tema di operazioni di trapianto. E non è possibile pensare che gli Italiani siano tecnicamente molto bravi ma meno generosi degli altri. E’ un problema di informazione: non c’è la cultura del trapianto, perché non si conosce a fondo il percorso.

Un messaggio presente anche negli interventi del dottor Romeo Flocco, primario di Rianimazione al Cardarelli, che ha approfondito, a beneficio soprattutto dei tanti studenti di medicina presenti al seminario, gli elementi tecnici e prettamente medici del tema: definizione e caratteristiche del donatore, caratteristiche degli organi oggetto di trapianto, strumenti oggi a disposizione nelle varie fasi del procedimento.

Le informazioni sbagliate, dettate dalla paura, sono la principale causa della ritrosia dei cittadini a donare organi. Chi dona, invece, non è a rischio, non ha conseguenze, anzi. Come ha sottolineato il dottor Francesco Pisani, U. O. Chirurgia Generale Centro Trapianti Ospedale “San Salvatore dell’’Aquila”, il donatore con il suo gesto acquisisce a vita una strada preferenziali: controlli gratuiti su tutto. E i dati post operatori confermano che sui donatori si registra una vita media dovuta proprio a questo monitoraggio costante. A portare a decesso una microscopica percentuale di persone sono state patologie indipendenti dal trapianto.

Fondamentale sia per chi fa il trapianto sia per chi dona è l’accompagnamento da parte degli esperti in ogni passaggio di quello che non è certo un cammino facile. Lo ha sostenuto nel suo prezioso intervento il professor Antonio Grieco, responsabile di Medicina Interna e del Trapianto del Fegato al Gemelli. Ha analizzato criteri e controindicazioni ed ha sottolineato che centrale è la collaborazione tra medico, paziente e centro trapianti.

Un ruolo fondamentale lo gioca anche la direzione sanitaria. Il dottor Del Duca della direzione medica dei presidi ospedalieri, ha affrontato l’aspetto normativo e burocratico del percorso di donazione, fermandosi sulle prassi e sul ruolo del medico legale o dell’anatomo patologo.

Ultimo per ordine ma certamente non per importanza è stato l’aspetto della comunicazione, per il quale è intervenuta la giornalista Rita Iacobucci che si è fermata sulle fake news che pullulano soprattutto nei social. Verificare le notizie, controllare le fonti, approfondire con gli esperti prima di lanciare news accattivanti che possono però rivelarsi dannose per la collettività. I giornalisti hanno un ruolo determinante all’interno delle campagne sanitarie. E’ importante che il settore veicoli al meglio con professionisti preparati le informazioni. A tale scopo il nostro Ordine ha dato piena disponibilità attraverso la rete e gli strumenti dell’ufficio stampa.

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