L’Associazione Italiana Donne Medico esprime piena solidarietà alle donne iraniane che in questi giorni protestano per la morte della studentessa 22enne, Mahsa Amini, mentre era sotto custodia della polizia morale di Teheran e condanna con sdegno la violenza esercitata sulle donne dallo
stato iraniano. “Le donne iraniane sono imbrigliate in un reticolo di regole, pratiche e divieti, di repressione e di terrore – diffonde con nota pubblica la presidente nazionale AIDM Antonella Vezzani – che nulla hanno a che vedere con il concetto di ‘specificità culturali’ con cui si cerca di truccarli agli occhi del mondo intero. Le donne iraniane, insieme a molti uomini iraniani, protestano contro l’ingiustizia quotidiana a cui ogni donna iraniana è soggetta, in una nazione in cui una giovane donna può essere ammazzata per non aver sufficientemente coperto i capelli. L’AIDM condanna con determinazione la violenta risposta del regime iraniano e ritiene opportuno l’intervento delle Organizzazioni Internazionali che a tutt’oggi restano in silenzio e a cui si chiede con urgenza un intervento a difesa dei diritti umani che in Iran sono quotidianamente violati.
L’Associazione Italiana Donne Medico, ben conscia che libertà e sicurezza sono sinonimi di salute,
sono solidali con tutte le donne iraniane soggette a queste spietate violenze, e con tutti gli uomini
iraniani che le sostengono”.

 

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