Torino, luglio 2021. La giuria di esperti e letterati presieduta dal giornalista e scrittore Bruno Gambarotta ha deciso: Premio nazionale “Il Borgo Italiano” al dottore molisano Giuseppe Zio.

Lui, medico chirurgo di professione ma scrittore in tutto il resto del tempo, era lì, emozionato e pronto a ricevere il riconoscimento. E’ da poco rientrato a San Martino in Pensilis, il suo amato paese, il borgo che è riuscito a dipingere magistralmente con la penna. Qui da sempre il dottor Zio spende tempo e passione per le tante iniziative culturali che realizza insieme ai suoi amici e compaesani. Studia, organizza, cerca tra carte e testimonianze. E scrive. Oggi questa inarrestabile attività dell’anima e del pensiero ha raccolto questa bella e prestigiosa ricompensa dalle Alpi piemontesi. Zio ha appena ritirato di persona il premio letterario “Il Borgo Italiano”, importante concorso letterario nazionale che mira a valorizzare i luoghi del Bel Paese attraverso le pubblicazioni di editi e inediti.

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Lanzo Torinese, la cittadina di montagna  da cui prende il nome la splendida valle che da Torino porta in meno di un’ora all’immenso Pian della Mussa, al confine con la Francia. “Sono ancora emozionato – mi racconta – Per me è stato un piccolo grande traguardo, oltre che un’occasione unica per vivere momenti di cultura e per visitare luoghi stupendi molto vicini a Lanzo come la Reggia di Venaria o il Ponte del Diavolo, oggetto del dipinto che mi è stato consegnato con il premio”. Erano 87 gli autori in gara, provenienti da 19 regioni italiane. Per Zio ora c’è la possibilità di pubblicare in una collana importante della Casa editrice Tralerighe l’inedito che lo ha visto vincitore.

Durante la cerimonia il medico molisano ha ringraziato il sindaco di Lanzo Torinese Ernestina Assalto con il dono di alcune opere su San Martino in Pensilis da lui scritte o curate. Solo un piccolo assaggio dei tanti lavori già realizzati. Già presidente della Fondazione San Leo che gestisce la tradizionale Carrese e assessore alla cultura di San Martino, Giuseppe Zio è da sempre un appassionato di storia locale e tradizioni, di cui ha scritto molto su periodici e riviste. Dopo aver curato l’edizione dell’opera di Luigi Sassi “San Martino e i suoi dintorni” e la raccolta delle poesie e delle opere mediche e letterarie di Domenico Sassi, esordisce nel mondo del romanzo storico con “L’albero del gelso” edito da Albatros nel 2014 con cui approda subito tra i finalisti del Premio “Artese” Città di San Salvo (Ch). Da qui il secondo romanzo “L’Ultima luce del tramonto”, il libro “Leo” dedicato alla la vita del monaco benedettino che è diventato Santo patrono della sua comunità, il romanzo storico “Tre Giorni” e nel 2019 la terza opera della Trilogia dal titolo “All’ombra di Leo”.

Zio è un personaggio carico di curiosità culturale che lo porta a vivere appieno il suo borgo: è animatore dell’associazione culturale “Lagrandeonda”, ha curato opere di autori locali che valorizzano San Martino e le Carresi, ha persino fatto una tombola con smorfia sanmartinese. “Amo profondamente la mia comunità – mi spiega ancora – mi piace divulgare la nostra storia perché sono convinto che sia una grande storia. E perché credo che sia l’unica strada per mettere al sicuro il futuro del paese e di questo territorio”.

Le ultime battute le ha dedicate dedicate alla simpatia e alla professionalità di Bruno Gambarotta, il personaggio televisivo che ha guidato la giuria e che gli ha riconosciuto la qualità dell’opera. “Una persona di rara intelligenza, come già sapevamo, ma che ho vissuto in maniera diretta e senza filtri – mi dice – E’ di una simpatia unica e nonostante l’età sa intrattenere con ilarità ed improvvisazione il pubblico con interventi d’alto livello. Una grande persona che ha arricchito ulteriormente questa mia esilarante esperienza”.

Al dottor Zio le più vive congratulazioni dell’Ordine dei Medici di Campobasso con l’augurio che la sua produzione letteraria continui a fiorire e ad arricchire il patrimonio culturale molisano, per il bene dell’intera comunità.

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